L’Associazione Fonografici Italiani, insieme a FIMI e PMI, manda una lettera al Ministro Roberto Speranza
“Chiediamo al ministro Speranza e al Comitato Tecnico Scientifico di intervenire quanto prima per definire le linee guida necessarie a garantire la sicurezza sanitaria del Festival di Sanremo. La scelta di confermare la kermesse per il prossimo mese di marzo, senza un chiaro protocollo, è eticamente sbagliata. Non si può rischiare con la salute delle persone” – commenta Sergio Cerruti, Presidente di AFI, Associazione Fonografici Italiani, che insieme a FIMI e PMI ha indirizzato una lettera al Ministro Roberto Speranza, al Commissario Straordinario per l’emergenza COVID-19, Domenico Arcuri e all’Amministratore Delegato RAI, Fabrizio Salini per far luce sulla questione.
“Con una pandemia di questa portata sarebbe stato opportuno posticipare il Festival nei mesi estivi o a settembre, in considerazione del fatto che non sono state ancora individuate le procedure per garantire la salute di tutti gli artisti, degli operatori e del pubblico in sala. Che cosa succederebbe se un cantante si dovesse ammalare? Chi ne risponde? La Rai è un servizio pubblico e non può avere autonomia di scelta su una manifestazione come il Festival, durante una pandemia che, a marzo, non sarà finita, anzi già si teme la terza ondata” – aggiunge il Presidente.
“Si pensi poi che lo spettacolo si terrà all’interno dell’Ariston, che è un teatro, non si capisce perché dovrebbe far eccezione rispetto alle regole previste a livello nazionale. Se è vero che il CTS può intervenire esclusivamente previa richiesta del Ministro, chiediamo a quest’ultimo di pronunciarsi quanto prima per definire delle regole certe” – conclude Sergio Cerruti.