il cantante pugliese passa alle vie legali dopo la messa al bando da parte del governo.
Dopo la notizia dei 6 marzo che il Ministero della Cultura ucraino l’aveva inserito nella lista degli individui considerati una minaccia alla sicurezza nazionale Al Bano, supportato dal suo avvocato Cristiano Magaletti, passa al contrattacco e minaccia di ricorrere alla Corte Europea dei diritti dell’uomo; contemporaneamente richiede al ministro degli Esteri italiano di procedere per vie diplomatiche per far rimuovere il suo nome dalla black list di artisti sgraditi.
Come ultima mossa il cantante di Cellino San Marco chiederà un risarcimento danni all’Ucraina, la cui somma – annuncia – sarà devoluta ad un ente benefico ucraino.
Resta ancora sconosciuto il motivo che ha spinto Kiev a bandire Al Bano dalla nazione; è probabile che sia a causa delle simpatie espresse nei confronti di Vladimir Putin e nel fatto di aver giustificato l’annessione della Crimea che la Russia strappò all’Ucraina nel 2014.